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Psicologia e Sessuologia

psicologia e sessuologia

Sesso, Intimità, Psicologia e Sessuologia, Vita di Coppia: come capire quando qualcosa non funziona? Come porvi rimedio?

Da lungo tempo Psicologia e Sessuologia costituiscono un connubio inscindibile, poiché è davvero impossibile immaginare queste due aree separatamente.
Di fatto, anche nei casi in cui il problema sessuale è di natura puramente organica e medica (comunque, dalla mia lunga esperienza clinica, questi casi risultano essere la netta minoranza), il riscontro di una criticità in tale area genera inevitabilmente una difficoltà di tipo psicologico.

Quindi la psicologia applicata alla sessuologia si ha come obbiettivo lo studio scientifico della sessualità umana, l’analisi dei comportamenti sessuali, orientamenti e identità di genere.

Ma come nasce la sessuologia?

Ripercorrere integralmente la sua storia va oltre gli obiettivi di questo articolo.

Comunque sia, oltre al celebre manuale di Masters and Johnson, che nel 1954 definì un modello monofasico della risposta sessuale scandito in Eccitamento, Plateau, Orgasmo e Risoluzione, origini e sviluppo del campo vedono protagonisti alcune principali figure storiche, oltre ai già sopracitati (Sigmund Freud, Alfred Kinsey, giusto per citarne altri).
I numerosi approcci allo studio del comportamento sessuale si sono concentrati su:

  • una visione biologica: la sessualità vista come istinto riproduttivo;
  • una visione psicoanalitica: la sessualità intesa come proiezione di forze dell’inconscio, Eros e Thanatos, amore e odio;
  • una visione sociale: la sessualità quale espressione dei rapporti intersoggettivi, rappresentativa della cultura, degli usi e dei costumi della società;
  • una visione sistemico-relazionale: la sessualità come interazione di sistemi individuali che formano il supersistema della coppia, all’interno della quale si stabiliscono implicitamente posizioni, ruoli di potere, forme di comunicazione.

Tutte queste chiavi di lettura possono contribuire, in una visione articolata, a rendere ragione dell’intrigante fenomeno della sessualità nella specie umana, certamente molto più complesso di un semplice istinto riproduttivo.

Freud, ad esempio, ha avuto il merito di conferire fascino all’argomento all’interno della sua teoria psicoanalitica, utilizzando i concetti di libido e fasi dello sviluppo psicosessuale. Una sorta di energia del piacere transiterebbe attraverso le zone erogene del corpo nelle diverse fasi di maturazione, stimolando già nel bambino l’interesse per la sessualità, sebbene in modo ancora infantile.

L’approccio comportamentale ha cercato di comprendere la sessuologia facendo riferimento al suo più ampio e classico modello di psicologia, utilizzando quindi i suoi concetti di condizionamento e apprendimento sessuale. Secondo questa teoria, il comportamento, compreso quello sessuale, è il risultato che deriva dal rapporto tra uno stimolo, una risposta, e le reazioni dell’ambiente in termini di rinforzo positivo o negativo. Il condizionamento genera modelli appresi ben radicati che possono essere controcondizionati attraverso un’adeguata terapia.

La scuola cognitiva in psicologia e sessuologia fa riferimento a pensieri, credenze e atteggiamenti verso la sessualità. Gli schemi irrazionali di pensiero, che generano convinzioni distorsive sul proprio modo di funzionare, tiranneggiano l’individuo e lo rendono prigioniero di sé stesso, restringendo enormemente i gradi di libertà.

Psicologia e sessuologia in genere traggono beneficio da un approccio biopsicosociale, capace di offrire un modello integrato che valuti attentamente l’interazione tra fattori biologici, psicologici e sociali.

Psicologia e Sessuologia: quali sono i temi principali trattati?

Lo psicologo esperto in psicologia e sessuologia può occuparsi sia di tematiche che non implicano l’area della patologia, sia di tematiche inerenti le vere e proprie disfunzioni.
Nel primo ambito possono rientrare, per esempio, problematiche dove la sessualità non ha niente di anormale, ma le possibili conseguenze e reazioni della società o della famiglia di origine possono costituire motivo di difficoltà per la persona che chiede aiuto: fare outing rispetto alla propria omosessualità, gestire criticità nell’ambiente di lavoro, trovare uno spazio di ascolto senza pregiudizi, questo e altro ancora possono essere oggetto di una proficua consulenza in psicologia e sessuologia.
Quindi, tra i temi principali trattati, l’orientamento sessuale riveste certamente una posizione importante, consentendo di chiarificare e fornire supporto in merito a eterosessualità, omosessualità, bisessualità, asessualità e alto ancora, toccando ovviamente questioni che riguardano l’identità di genere, transgender, cisgender, non-binary, e ogni situazione particolare suscettibile di ricevere sostegno.

Si può, inoltre, chiedere una consulenza in psicologia e sessuologia in merito alle funzioni sessuali quali desiderio, eccitazione, orgasmo, in una mera ottica di miglioramento delle proprie conoscenze e della performance, senza che ciò configuri necessariamente la sussistenza di un quadro clinico. Saperne di più per funzionare meglio, così come in qualunque altro contesto della propria vita.

Ma che dire, invece, quando si è in presenza di una vera e propria problematica o disfunzione?

Naturalmente, in questi casi, è opportuno rivolgersi ad un professionista, la diagnosi fai da te lascia sempre a desiderare. Le disfunzioni sessuali (es. disfunzione erettile, anorgasmia) possono essere causate da diversi fattori, soprattutto psicologici e relazionali, ed è sempre opportuno rivolgersi ad un clinico per comprendere e farsi aiutare.

Le relazioni affettive sono il grande contenitore dell’intimità e della sessualità, un’intimità emotiva e fisica che rende possibile la comunicazione nelle relazioni sessuali.

Psicologia e Sessuologia si avvalgono di metodi di ricerca ormai consolidati, intrecciando studi clinici e studi sperimentali, inchieste e sondaggi, raccolta di dati su comportamenti e atteggiamenti sessuali, esplorazione delle reazioni fisiologiche alla stimolazione sessuale.

La terapia sessuale o sessuologica può essere individuale o di coppia, e quasi sempre, dal punto di vista di chi scrive, finisce per intercettare problematiche più ampie che riguardano vissuti, ansie, traumi, stili di personalità e influenze socio-culturali.
Le possibili applicazioni cliniche sono molteplici, come già accennato. Terapia sessuale, trattamento delle disfunzioni sessuali, consulenza per problemi di orientamento o identità di genere, giusto per citare le più importanti.

Vi è poi il tema dell’educazione sessuale, all’interno del quale si possono approntare programmi educativi per tutte le età sulla salute sessuale e riproduttiva, oltreché questioni riguardanti la più ampia consapevolezza della complessità, il rispetto della diversità e più generalmente il rispetto nei rapporti intersoggettivi.

In merito ai già citati aspetti culturali e sociali, è sempre necessario valutare l’impatto della cultura e della società sulla sessualità umana, le norme sociali, tabù e variazioni culturali nella percezione della sessualità.

È difficile risolvere le problematiche sessuali? Qual è l’approccio migliore per trattarle? Meglio un trattamento individuale o di coppia?
Comprensibilmente, non esiste una risposta unica a queste domande. Attingendo dalla mia lunga esperienza, posso dire che raramente mi è capitato di imbattermi in problematiche sessuali sganciate da difficoltà psicologiche di portata più ampia, per esempio una tendenza generale all’ansia o al funzionamento ossessivo, dove il tema del controllo predomina rispetto all’indiscutibile necessità di abbandonare il controllo medesimo e lasciarsi andare alla pienezza emotiva di un’esperienza intima che risiede nella dimensione primordiale dell’evoluzione umana.

Le pressioni sociali e culturali possono essere nemiche della spontaneità, è risaputo.
E il sesso può facilmente diventare una via inconscia e implicita che veicola articolate forme di comunicazione all’interno della coppia.

L’irrinunciabile innesto tra psicologia e sessuologia diviene ancor più il canale privilegiato grazie al quale scoprire sé stessi e imparare ad amarsi, prima ancora che imparare ad amare.

Perché molte volte, come affermava Marcel Proust, il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell’avere nuovi occhi.

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