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Attacchi di Panico

Attacchi di panico

Attacchi di panico

L’aumento negli ultimi decenni dei disturbi d’ansia e di panico mi ha indotto a perfezionarmi in tale area, indagando più a fondo le cause di tali disturbi e i più efficaci metodi di cura.

L’attacco di panico è caratterizzato da un picco, cioè dall’impennarsi di uno o più sintomi verso un grado di massima intensità, con una comparsa improvvisa e una modalità di disagio clinico che può essere molto invalidante, spingendo chi ne soffre a rivolgersi ad un Pronto Soccorso, temendo che sia in corso uno scompenso cardiaco o una qualche altra grave patologia fisica.

Solitamente, tutte le indagini mediche danno risultati negativi, indirizzando il clinico verso una diagnosi di disturbo di panico.

Cosa sono gli attacchi di panico?

Si tratta di episodi improvvisi di intensa paura o disagio, caratterizzati da una sensazione di perdita di controllo o catastrofe imminente.

Sintomi fisici:

  • Palpitazioni o battito cardiaco accelerato;
  • Sudorazione eccessiva;
  • Tremori o scosse;
  • Respiro corto o sensazione di soffocamento;
  • Dolore al petto;

Sintomi psicologici:

  • Paura di impazzire o perdere il controllo;
  • Sensazione di distacco dalla realtà (derealizzazione);
  • Sensazione di distacco da sé stessi (depersonalizzazione);

Oltre agli specifici sintomi, è sempre importante valutare l’intensità degli stessi, in particolar modo la ricaduta effettiva che questi hanno sul funzionamento complessivo della persona.

In che misura l’insorgenza dei sintomi di panico ha impedito alla persona di compiere le sue attività?

Quanto è stato difficile uscire dalla fase di estremo allarme?

È stato necessario rivolgersi ad un Pronto Soccorso?

Una corretta diagnosi di disturbo di panico prevede una valutazione sia quantitativa sia qualitativa del quadro clinico insorto.

Quali sono le cause degli attacchi di panico?

Il modello di riferimento è di solito multidimensionale, comprendendo aspetti biologici, psicologici e ambientali.

Fattori biologici:

  • Squilibri chimici nel cervello (neurotrasmettitori);
  • Predisposizione genetica o ereditaria;

Fattori psicologici:

  • Stress eccessivo o prolungato;
  • Esperienze traumatiche passate;

Fattori ambientali:

  • Stili di vita stressanti;
  • Cambiamenti significativi nella vita;

 

Come affrontare gli attacchi di panico da un punto di vista psicologico?

Se nella sofferenza più acuta può essere necessario impostare una farmacoterapia, per ottenere benefici a lungo termine è opportuno ricorrere ad una psicoterapia adeguatamente strutturata sul caso specifico, con particolare attenzione alle caratteristiche uniche della persona che soffre.

Vediamo di seguito alcune tra le terapie psicologiche più efficaci.

Psicoterapia psicodinamica:

  • Risoluzione del conflitto interno che genera il sintomo;
  • Modificazione dei meccanismi di difesa inconsci

Terapia Cognitivo-Comportamentale (CBT):

  • Identificazione e modifica dei pensieri negativi;
  • Tecniche di esposizione per affrontare le paure in modo graduale;

Terapia Dialettico-Comportamentale (DBT):

  • Gestione delle emozioni attraverso la mindfulness;
  • Accettazione e cambiamento comportamentale;

Esistono poi valide tecniche di rilassamento, che, una volta apprese, possono anche essere applicate in autonomia.

Tecniche di rilassamento:

  • Respirazione profonda e controllata;
  • Meditazione e Mindfulness;

Possono risultare altrettanto determinanti i cambiamenti nello stile di vita:

  • Esercizio fisico regolare per ridurre lo stress;
  • Alimentazione equilibrata e adeguato riposo;

E infine, per fronteggiare al meglio un percorso di risoluzione, va considerato il potenziale effetto benefico del supporto sociale:

  • Gruppi di supporto per condividere esperienze e strategie;
  • Comunicazione aperta con familiari e amici;

Anche una buona cura, tuttavia, non può essere esente da eventuali ricadute.

Talvolta, poi, avere sperimentato la disarmante invalidità generata dagli attacchi di panico può produrre la cosiddetta ansia anticipatoria, una ruminazione costante su determinati scenari già vissuti, nel timore che accadano ancora.

Ecco dunque l’importanza di avere sempre in mente la prevenzione degli attacchi di panico:

  • Educazione personale sui sintomi e sulle cause;
  • Sviluppo di abilità per la gestione dello stress quotidiano;
  • Applicazione ricorrente delle regole sopra esposte anche quando i sintomi si sono estinti;

Un’attenta valutazione psicodiagnostica e un trattamento psicoterapeutico interattivo, cioè che coinvolga attivamente la persona che soffre nel suo percorso di cura, sono sempre da preferire ad altri approcci talvolta incerti e indefiniti.

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